Biografia di Nicolas Winding Refn
Nicolas Winding Refn è uno dei registi danesi più creativi e originali emersi tra i giovani talenti del nuovo millennio, un cineasta autodidatta che riesce ad affermarsi per le sue doti poliedriche e per uno stile del tutto personale.
Nato a Copenaghen il 29 settembre del 1970 da padre regista (Anders Refn) e madre fotografa (Vibeke Winding), Nicolas si trasferisce con la famiglia a New York dove cresce e studia presso l’American Academy of Dramatic Arts. Presto fa ritorno nell’amata Danimarca per studiare cinema. Dopo aver realizzato un cortometraggio, lascia gli studi per seguire l’ambizioso progetto di adattare il suo primo lavoro su grande schermo. Così nel 1996, a soli 25 anni, senza una preparazione accademicamente adeguata, confeziona e firma il suo primo film, Pusher – L’inizio, che, oltre a segnare il suo esordio alla regia, segna l’inizio di una delle trilogia criminali più coinvolgenti della storia del cinema con una rappresentazione realistica del mondo della droga e con un marchio di stile e di musiche che fanno la fortuna e distinguono il gusto personale del regista. Più maturo è il suo secondo lungometraggio, Bleeder (1999), dove si intrecciano due tristi storie d’amore con più personaggi che si incontrano in una videoteca, luogo tramite il quale in uno spiccato momento di metacinema Refn dichiara il suo amore per la settima arte. Il film è un ritratto sociale e descrive una realtà periferica con personaggi tipizzati, legati da un intreccio drammatico, con una commistione di violenza e tenerezza, amore e morte.
Il 2003 segna l’anno di uscita dai confini nazionali danesi verso l' America. Refn realizza Fear X, il suo primo film in lingua inglese a cui lavora con la collaborazione dello scrittore Hubert Selby Jr. e dell’attore John Turturro. Per la sua ambizione e le atmosfere visionarie e oniriche, che richiamano a Lynch, il film non convince, rivelandosi un flop al botteghino. Dopo questo insuccesso il regista torna sui suoi passi e sulla cosiddetta “Trilogia del Pusher”. Spinto dalla voglia di calarsi di nuovo nel mondo malfamato della periferia danese e anche da motivazioni economiche, nel 2004 realizza Pusher II e nel 2005 Pusher III, nel quale torna a dirigere l’attore Mads Mikkelsen (già diretto in Bleeder). Nel 2007 si impegna nella realizzazione di un episodio per la serie televisiva anglosassone Miss Marple, mentre l’anno seguente confeziona il film biografico Bronson, la storia del criminale inglese Michael Gordon Peterson (meglio conosciuto come Charles Bronson), famoso per aver trascorso gran parte della sua vita in cella di isolamento. Questa pellicola consacra la fama di Refn premiato per la messa in scena e per la performance dell’attore Tom Hardy, il quale colpisce positivamente il regista Christopher Nolan a tal punto da guadagnarsi il ruolo di Bane ne Il cavalierie oscuro – Il ritorno. Dopo il grande successo il regista danese subisce una nuova battuta d’arresto con il film Valhalla Rising – Regno di sangue, presentato nella selezione ufficiale del Toronto International Film Festival e fuori concorso alla 66ª Mostra del Cinema di Venezia, ben accolto dalla critica ma non apprezzato dal pubblico. Nonostante questo momentaneo insuccesso, nel 2011 arriva la massima e solida consacrazione internazionale con il film d’azione Drive, con protagonista Ryan Gosling, che gli vale il Premio per la Miglior Regia al Festival del cinema di Cannes. All’uscita nelle sale la storia, ambientata nella multietnica Los Angeles, che segue la vicenda di un meccanico di giorno e un autista per rapine di notte, sbanca il botteghino in tutto il mondo. Ryan Gosling, uno dei nastri nascenti di Hollywood viene lanciato da questa pellicola seguita da un altro grande progetto diretto dallo stesso regista: Solo Dio Perdona (Only God Forgives), presentato in concorso al Festival del cinema di Cannes 2013, un film che esprime rabbia per il mondo esterno tramite emozioni crude ed essenziali. Anche in questo caso Refn lavora alla pellicola con un low-budget mostrandosi contrario ai dispendiosi meccanismi hollywoodiani.